Il Servizio Idrico Integrato (SII) è un insieme di attività e servizi volti a garantire la fornitura di acqua potabile, la gestione del sistema fognario e la depurazione delle acque reflue. Il SII è composto da cinque componenti principali:
- Fornitura di acqua potabile: questo servizio prevede la distribuzione dell’acqua proveniente da fonti naturali o trattata da impianti di potabilizzazione. La gestione di questo servizio prevede la manutenzione delle infrastrutture necessarie per la distribuzione dell’acqua e la regolamentazione del prelievo e della distribuzione dell’acqua.
- Gestione del sistema fognario: questo servizio prevede la raccolta e il trasporto delle acque reflue prodotte dalle abitazioni, dalle attività industriali e commerciali e da altre fonti. La gestione del sistema fognario prevede la manutenzione delle infrastrutture necessarie per la raccolta e il trasporto delle acque reflue e la depurazione delle acque reflue.
- Depurazione delle acque reflue: questo servizio prevede il trattamento delle acque reflue raccolte dal sistema fognario, al fine di eliminare le sostanze inquinanti e renderle nuovamente utilizzabili. La gestione della depurazione delle acque reflue prevede la manutenzione delle infrastrutture necessarie per il trattamento delle acque reflue e la regolamentazione del controllo delle emissioni inquinanti.
- Regolamentazione dei servizi: questo servizio prevede la definizione delle norme e delle procedure per la gestione del servizio idrico integrato, la regolamentazione delle tariffe applicate ai consumatori e la definizione delle modalità di erogazione dei servizi.
- Sviluppo delle infrastrutture: questo servizio prevede la pianificazione e la realizzazione di nuove infrastrutture, al fine di migliorare l’efficienza e l’efficacia del servizio idrico integrato. La pianificazione e lo sviluppo delle infrastrutture sono fondamentali per garantire la sostenibilità del servizio nel lungo termine.
In Italia, il Servizio Idrico Integrato è regolamentato a livello nazionale dalla legge n. 36 del 1994, che stabilisce le modalità di erogazione del servizio e le competenze delle autorità locali nella gestione del servizio idrico integrato. Inoltre, la legge prevede che i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione siano gestiti da enti pubblici o da società a controllo pubblico, al fine di garantire l’accesso all’acqua potabile a tutti i cittadini, l’efficienza e la sostenibilità del servizio.
Tuttavia, non esiste un modello uniforme di gestione del Servizio Idrico Integrato in tutte le regioni d’Italia. Infatti, alcune regioni hanno scelto di affidare la gestione del servizio a enti pubblici, altre a società a controllo pubblico e altre ancora a società miste pubblico-private.
In alcune regioni, come la Lombardia, la Toscana e l’Emilia-Romagna, esiste una forte presenza di società pubbliche o a controllo pubblico che gestiscono il servizio idrico integrato. In altre regioni, come la Campania, la Sicilia e la Calabria, invece, la gestione del servizio è stata affidata a società miste pubblico-private.
Inoltre, alcune regioni hanno introdotto norme specifiche per regolamentare il Servizio Idrico Integrato. Ad esempio, la regione Veneto ha previsto l’obbligo di istituire un Conto Termico Idrico per incentivare la razionalizzazione dei consumi di acqua e l’efficienza energetica degli impianti di distribuzione e depurazione. In Piemonte, è stato introdotto un sistema tariffario progressivo per incentivare i consumi sostenibili.
In sintesi, il SII è un servizio pubblico che ha l’obiettivo di garantire ai cittadini un’adeguata fornitura di acqua potabile, la gestione del sistema fognario e la depurazione delle acque reflue, attraverso una serie di servizi e attività. La gestione del SII richiede una costante attenzione per la manutenzione delle infrastrutture e per la regolamentazione del servizio, al fine di garantire l’efficienza e la sostenibilità del servizio nel lungo termine. Sebbene il Servizio Idrico Integrato sia regolamentato a livello nazionale, esistono differenze nella gestione del servizio e nella normativa adottata dalle varie regioni d’Italia. L’obiettivo comune è comunque quello di garantire un servizio di qualità, sostenibile e accessibile a tutti i cittadini.